18/01/14

So wake me up when it's all over

Un'attesa di 8 mesi ha reso tutto indefinito.
Come se quell'obiettivo così enorme continuasse a sfuggirci di mano ogni attimo che passava.
La data continuava ad avvicinarsi senza arrivare mai.
Non credo di aver ancora capito cosa sta succedendo.
Di corsa su per le scale, intimidita per il corridoio vuoto, saltellando di stanza in stanza.
Non devo più chiedere il permesso per aprire il mobiletto del bagno.
Non mi servono più delle fotografie per ricordarmi dov'è il termo della camera da letto.
Non bisogna più memorizzare tutto velocemente prima di andare via.
Posso rotolarmi nella sala e fare avanti e indietro dal balcone alla cucina anche millemilavolte.
Posso fare a pezzi l'orrido mobiletto dell'ingresso e scrivere con la matita sui muri.
Ho aperto per la prima volta una persiana e ho scoperto che non so come si fa a richiudere.
Abbiamo tutto questo spazio enorme da riempire e modificare e studiare.
Abbiamo un milione di cose a cui pensare, da progettare, decidere.
In questa fase di foglio bianco sono un po' in balia della mia ansia.
I soldi, i lavori, gli operai, la cucina, l'armadio, il cavo dell'antenna.
Ma so che ce la faremo. In qualunque modo riusciremo a incastrare tutto, ce la faremo alla fine.
Abbiamo una casa.
Questo è un gran bel punto di partenza.