Omofobo? Chi io? Io sono tollerante (e già sulla parola "tollerante" ci sarebbero mondi da srotolare). Io sono una personcina a modo. Io accetto tutti. Io non discrimino. Io sono per la libertà.
Sì tu. E tu. E tu. E io. E non sto parlando dell'uso lampante - e agghiacciante - del termine "frocio" per insultare qualcuno.
A seguito di un'interessante lezioncina ho scoperto che dietro a ogni innocua parola o espressione che usiamo, dietro ogni più neutro termine, dietro ogni giudizio politically correct, si cela un virus minuscolo ed impercettibile. La cultura bianca, maschile ed eterosessuale.
Perchè gli aggettivi hanno la concordanza al maschile?
Perchè i bambini hanno paura dell'uomo nero?
Perchè mandiamo a fanculo chi ci taglia la strada in rotonda?
VAFFANCULO : Contrazione di "vai a fare in culo", esortazione ad avere un rapporto anale.
Quindi è questa la cosa peggiore che si possa augurare a qualcuno? Non la morte, non la peste, non di venire colpito da un meteorite. No. Un rapporto anale. Perchè prenderlo nel culo è sottomissione, è vile, è vergognoso, è da femminuccia (altro termine da brivido...femminuccia. Femmina è debole, maschio è forte).
E pensare che il porno, e parlo di quello etero, è pieno zeppo di mugolanti signorine piegate sul tavolo che ne prendono metri, con immensa soddisfazione, proprio lì. Senza poi scendere nel dettaglio di come un rapporto anale è vissuto per ovvi motivi nel mondo omosessuale.
Siamo tutti d'accordo che mandare a fanculo il pirla che non conosce le regole basilari della circolazione automobilistica non faccia di noi un ottuso omofobo.
Però almeno fa riflettere come nel momento di scatto nervoso, senza alcun ragionamento o premeditazione, ci parta in automatico l'augurio di venire montati ripetutamente, possibilmente da un omone ben piazzato.
Perchè la parola chiave di tutto questo è IN AUTOMATICO. Usiamo termini con origini discriminatorie - verso le donne, gli omosessuali, le persone di colore - e ormai va bene così, tanto non è offensivo, tanto lo usano tutti, tanto è linguaggio comune, tanto è normale.
Simpatico esempio: Discriminazione. Razzismo. Omofobia. Sessismo. Termini noti. Credo che ormai li conoscano e li usino comunemente anche una schiera di menti elette come i concorrenti del Grande Fratello. Ok. E ora, troviamo i termini opposti. mmmm. mmmm. Non vale mettere "anti" davanti alle parole. Un sinonimo contrario. Come il binomio bello-brutto. mmm.mmmmm. Ecco. Ho fatto il classico e so che il contrario di omofobia è "omofilia". Ma il mio contributo termina qui. La cosa sotto sotto è inquietante.
A Bologna per dire che una persona è fortunata si usa la parola "busone". Che è un po' come esclamare "che culo che hai!". Busone tradotto letteralmente infatti vuol dire "buco-grande" (alludendo suppongo al buco del culo..). Busone in tutt'altro contesto è un termine dispregiativo usato per gli omosessuali. Diciamo che è un po' il "frocio" delle due torri. Sono perfettamente consapevole di questo doppio significato e rabbrividisco. Eppure, all'inaspettato colpo di fortuna, TAC, mi parte il "che busone!".
Io so di non essere omofoba o omofobica (è da mesi che mi chiedo se entrambe i termini siano corretti e ho appena deciso di sì) però vorrei non avere appiccicata addosso questa cosa. Di essere una portatrice sana dei valori dispregiativi di una parte della società che non mi rappresenta.
Ovviamente questa riflessione non cambierà il mondo, manderò a fanculo una schiera infinita di altre persone, e sputerò fuori in un singhiozzo milioni di termini dall'oscuro significato sommerso.
Ma è bello avere almeno l'intento di ripulire il mondo.
28/01/12
27/01/12
I'm not working for the clampdown...
No man born with a living soul
Can be working for the clampdown
- Sarebbe eccessivamente lungo spiegare perchè sempre-i-clash e perchè mi piace pensare che questa canzone parli del regime nazista anche se probabilmente non è così -
- Sarebbe parecchio inutile sottolineare tutti le parti della canzone in cui giro la manopolina dell'autoradio e sento che va-tutto-bene-così -
- Sarebbe abbastanza superfluo elencare le frasi che come al solito uso a mio piacimento fuori dal contesto alla fine di qualsiasi discorso su come-sto -
Però il video no. Non è eccessivo-inutile-superfluo. Perchè quando Joe Strummer si volta...
Can be working for the clampdown
- Sarebbe eccessivamente lungo spiegare perchè sempre-i-clash e perchè mi piace pensare che questa canzone parli del regime nazista anche se probabilmente non è così -
- Sarebbe parecchio inutile sottolineare tutti le parti della canzone in cui giro la manopolina dell'autoradio e sento che va-tutto-bene-così -
- Sarebbe abbastanza superfluo elencare le frasi che come al solito uso a mio piacimento fuori dal contesto alla fine di qualsiasi discorso su come-sto -
Però il video no. Non è eccessivo-inutile-superfluo. Perchè quando Joe Strummer si volta...
20/01/12
Smile
Stare con mia madre davanti allo specchio del bagno a provarsi tutte le parrucche di carnevale, e ridere per quella che sembra "un berretto peloso" e quella che sembra "una cuffia da bagno", e avere le lacrime perchè me ne infilo distrattamente in testa una biondo platino coi boccoli e i capelli lunghi scuri che spuntano da tutte le parti e faccio una smorfia appena mi rendo conto della mia immagine riflessa, e ridare finalmente a questo oggetto la dimensione di gioco che aveva sempre avuto, e fare la sfilata coi nuovi capelli posticci davanti a mia nonna che ci annuncia trionfante "ho fatto un numero", senza capire subito. Un numero di telefono, giusto, da sola.
Questa serata è una bella serata.
19/01/12
Today your love, Tomorrow the world
Ok, leviamoci subito il pensiero e partiamo dalle smancerie...confidando che mille altri post facciano scivolare in pagine remote tutto questo.
Ma credo che sia il punto di partenza inevitabile. E' una cosa su cui rimugino da un sacco di tempo. Ed è una cosa importante. Ed è bella. E gradirei non iniziare dai miei deliri sul virus, sui suicidi, il danneggiamento, e cazzi vari.
Ho smesso di cercare.
Ecco tutto.
A volte penso "E mo'?".
Insomma, è il motore universale del mondo la ricerca. Milioni di occhi. Duecento tentativi incompiuti. Un sacco di passi indietro. Attese, fremiti, delusioni. Ci passi la vita.
Alle elementari ti incolli alle pareti per non farti alzare la gonna, ma in fondo non ti convince quando la mamma ti fa mettere i jeans. Alle medie sei tutta risatine e punte durante l'intervallo e scritte "sei bellissimo" sul diario (ok io ero abbastanza sfigata quindi ero così) . Alle superiori credi di aver affinato una tecnica soprannaturale e ripeti mentalmente "guardami...guardami..ora voltati e guardami" (mai funzionato una volta...solo nelle interrogazioni...ma al contrario). All'università un po' gliel'hai data su e scodinzoli con gli occhi da cucciolo lanciando razzi di segnalazione.
Ecco. Non mi guardo più attorno. Non cerco di meglio aspettando annoiata lo sbuffo definitivo di una storia che si trascina nella notte dei morti viventi. Non penso "sì ok carino...ma se...". Cioè tu e tu e tu e tu e tu non mi interessate, non siete carini, non mi attraete. Perchè non sono quelle mani, non è quella risata, non è il posto più bello del mondo dove accucciarsi. Non esiste un "avanti il prossimo", sensazione che mi ha sempre accompagnato (tranne nelle numerose volte in cui era "avanti uno..almeno uno...vi preeeego...).
Quindi io cammino per strada aspettando il film sotto il piumone troppo corto per coprire i piedi di tutti e due e penso "E mo'?".
Mo' so' cazzi. E un mutuo ventennale.
Ma credo che sia il punto di partenza inevitabile. E' una cosa su cui rimugino da un sacco di tempo. Ed è una cosa importante. Ed è bella. E gradirei non iniziare dai miei deliri sul virus, sui suicidi, il danneggiamento, e cazzi vari.
Ho smesso di cercare.
Ecco tutto.
A volte penso "E mo'?".
Insomma, è il motore universale del mondo la ricerca. Milioni di occhi. Duecento tentativi incompiuti. Un sacco di passi indietro. Attese, fremiti, delusioni. Ci passi la vita.
Alle elementari ti incolli alle pareti per non farti alzare la gonna, ma in fondo non ti convince quando la mamma ti fa mettere i jeans. Alle medie sei tutta risatine e punte durante l'intervallo e scritte "sei bellissimo" sul diario (ok io ero abbastanza sfigata quindi ero così) . Alle superiori credi di aver affinato una tecnica soprannaturale e ripeti mentalmente "guardami...guardami..ora voltati e guardami" (mai funzionato una volta...solo nelle interrogazioni...ma al contrario). All'università un po' gliel'hai data su e scodinzoli con gli occhi da cucciolo lanciando razzi di segnalazione.
Ecco. Non mi guardo più attorno. Non cerco di meglio aspettando annoiata lo sbuffo definitivo di una storia che si trascina nella notte dei morti viventi. Non penso "sì ok carino...ma se...". Cioè tu e tu e tu e tu e tu non mi interessate, non siete carini, non mi attraete. Perchè non sono quelle mani, non è quella risata, non è il posto più bello del mondo dove accucciarsi. Non esiste un "avanti il prossimo", sensazione che mi ha sempre accompagnato (tranne nelle numerose volte in cui era "avanti uno..almeno uno...vi preeeego...).
Quindi io cammino per strada aspettando il film sotto il piumone troppo corto per coprire i piedi di tutti e due e penso "E mo'?".
Mo' so' cazzi. E un mutuo ventennale.
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