25/03/12

Mommy, can I go out and kill tonight?



- Perchè cambi idea?
- E perchè no?


Questa tristezza è troppo vischiosa per riuscire a ripulirsi con un abbraccio e un giorno in cui hanno detto che avrebbe piovuto e invece c'è stato un sole tiepido.
Sono troppo stanca per potermi permettere di esserlo ancora di più.
Ho bisogno del mio pigiama che non è più il più morbido al mondo. Del cuscino Ikea che forse è tra i più duri al mondo. E di tenere gli occhi chiusi. Non passa ma sembra un'attività meno difficile.
Meno che parlare di cose, sorridere, fingere interesse. Parlare di non avere soldi e averne. Nascosti nel materasso. Sempre le stesse cose. Sempre le stesse cose. In punta di piedi. Con le dita spezzate.

Vedo mio padre ovunque. In continuazione. E non è mai la sua faccia stanca. Non sono mai i suoi capelli ancora più bianchi. Tranne una volta. E quel giorno ho deciso di non abbassare mai i pugni chiusi. Perchè mi avranno anche staccato l'unico specchietto della macchina che avevo amorevolmente richiuso ma non posso smettere di provarci.
Salvarmi.

Periodicamente rimugino sugli attacchi zombie. Elaboro strategie. Passo in rassegna accessi e vie di fuga. L'assenza di armi è il principale problema. Ho solo coltelli scadenti inutili anche per tagliare una pizza. Ho una mazza da hockey - di plastica. E il mio attuale mezzo di fuga è una panda a metano.
Sono giunta alla conclusione che gli zombie corrano. Meno Romero più Snyder. Quindi sono fottuta. Definitivamente.

-

13/12/2008
Ok.
Sono nel videonoleggiolo brutto-et-cattivo.
Sono nel Regno del porno.
Ho 3 PARETI piene di bambine cattive e zoccole e tacchi alti.
In cima alla pila oggi però abbiamo erotic surfing. PornoGay. E non ci son più i calendari di Aria Giovanni.
Mi sono dimenticata la felpa ma oggi non sembra freddo come l'altra volta. 3 maglie posson bastare. spero.
E' da stamattina che ho in mente il ritorno dei morti viventi - o era l'alba dei morti viventi? - o era la notte dei morti viventi? - insomma...ho in mente qualcosa+ morti viventi. E' quel tipo di film dove non succede niente. E' quel tipo di film dove guardi 4 coglioni che attaccano assi di legno alle finestre e poi lo prendono comunque nel culo. E BASTA. Però ci stavo pensando. Ogni tanto me lo chiedo.
In una situazione del genere..io sopravviverei??
Mettiamo che San lazzaro sia popolata di zombie. diciamo che il virus che risveglia i morti venga diffuso..tipo...ora. Poniamo che abbia effetto immediato.
Ok. Il videonoleggio è lontanissimo dal cimitero...probabilmente farei in tempo a prendere la macchina...anzi a rubare una macchina...aprire internet...imparare ad accenderla come nei film senza le chiavi...e scappare. (teniamo come ignoto il fattore : piccoli animali domestici sepolti in giardino...potrebbero essere ovunque!!)
Ora...tralasciamo il cimitero. Cioè cazzo...parliamo di zombie...mica devo attenermi alla posizione reale del cimitero di san lazzaro..non è il momento di essere precisi!!
Questo videonoleggio si presta al film horror. Un'unica porta d'accesso.Un'unica via di fuga.
Ok. Sono in vantaggio. Ci sono le sbarre alle finestre. (oh mio dio! Ci sono le sbarre alle finestre!!! Non ci avevo mai fatto caso!!! Claustrofobia!!!) Non mi servono assi di legno. E sarei fottuta fra l'altro se mi servissero.
Ci sono le sbarre anche nella porta...ma è più una griglia porta dvd che non delle vere sbarre. Reggerebbero?
Non ho mobili per bloccare le vie d'accesso. Il bancone è immenso e impossibile da spostare.I mobili con su i dvd sono delle specie di mensole attaccate a dei pali.
Non ho armi. Ho circa 8 pareti di dvd e 3 pareti di vhs con cui difendermi.
Gli zombie muoiono se gli spari in testa. O se gli tagli la testa. Non ricordo se muoiono col fuoco.
Il fuoco è l'unica cosa che ho. Ho kilometri di pellicola a cui dare fuoco. E un accendino. Morirei intossicata prima di scoprire se fa effetto sugli zombie.
Ok. ho il telefono e la playstation 2 .
Chiamo qualcuno a salvarmi e intanto mi faccio una partita a resident evil.
(nota : non so nemmeno come si accenda la playstation...l'unica volta che ho provato a giocare a resident evil.......presente come inizia? Che scendi dalla macchina e arrivano gli zombie? ecco..io muoio lì).


 -

Non sento niente di nuovo.
Oh che cazzata.
Non è vero.
Ma fa un male fottuto.
Non intendo andare in terapia per sentirmi dire cose che so già. Tutto quello che non so probabilmente non mi va di saperlo. Altrimenti l'avrei già scoperto. Sono una tipa sveglia.

Tranne che in caso di attaco zombie. Ma quello perchè corro piano. E fumo.



you think you're a zombie,
 you think it's a scene
from some monster magazine
well, open your eyes too late
this ain't no fantasy, boy
this ain't no love-in
this ain't no happening
this ain't no feeling in my arm

24/03/12

U238 turns to U235, What a great party we're all gonna die



Entrare in un negozio a spulciare tra bottiglie e barattolini alla ricerca del colore perfetto mi riporta indietro di oltre 10 anni, e vorrei che fosse una cosa bella.
Vorrei avere voglia di tornare indietro, vorrei avere nostalgia di quando ero ggggiovane, vorrei poter pensare com'era bello quando tutto sembrava ancora possibile.
Invece ho solo voglia di andare avanti e che finisca. Perchè 10 anni fa tutto doveva ancora succedere e il solo ricordo è faticoso.
Ho bisogno di cambiamenti e di cose facili. Ho bisogno di non avere paura. Mi dimostro che ne sono capace partendo da uno stupido taglio di capelli. Ero triste e volevo sentirmi felice. E' durato un giorno, ma meglio di niente.

Perchè ci sono periodi in cui ho un disperato bisogno di essere anonima, alla ricerca dell'invisibilità, che nessuno si accorga se sparisco, e sentirmi con la libertà di azione di un fantasma. Ed altri periodi in cui ho bisogno di essere un'insegna luminosa (neon blue per la precisione), non per avere attenzione, ma per potermi ripetere mille volte "guardami, io non ho paura degli occhi".

Vedere mio padre mi uccide.

Ma siamo tutti infetti. Walking dead. Cerco di mordere qualcosa, qualsiasi cosa, senza capire se è un pezzo di me, perchè tanto io ora non sento niente.

Vado ad aprire il mio selezionatissimo barattolino di neon blue e a spalmarmelo sul ciuffo . Vedremo se è davvero neon o se è un triste risparmio energetico.





10/03/12

Papa don't preach, I'm in trouble deep

Premessa : forse sto vivendo ora tutta quella serie di esperienze che le persone mediamente attraversano nella loro adolescenza, questo mi trattiene 10 anni indietro rispetto agli altri sotto molti aspetti, nonostante mi senta finalmente - sospiro di sollievo - adulta su molte cose, su altre invece...

I 5 buoni motivi per non fare figli :

1- Il tempo.

Se lavori 8 ore al giorno che diventano, se tutto va bene, 10 ore e mezza fuori casa, diventa complicato anche solo pensare di poter avere un cane, la cui unica complessa esigenza da incastrare con gli orari lavorativi è limitata ad una passeggiatina per pisciare in pausa pranzo. Non ho ancora una casa mia da gestire, trovo la pappa pronta, il bagno pulito e le mutande lavate. Nonostante questo accumulo una lunga lista di cose da rimandare al fine settimana, certe sere devo operare una selezione accurata fra lavarmi i capelli, ridarmi lo smalto, guardare un film, fare una telefonata, cazzeggiare in internet, o leggere un libro. Certo nessuna di queste cose è di per se' indispensabile ma ho come l'impressione che finirebbero praticamente tutte in un pacchetto di "cose da fare appena ho un attimo di respiro" seguite da una eterna apnea.

2 - I soldi.

Nessuno spero creda ancora alla frase "dove si mangia in 2 si mangia anche in 3". Non è solo questione di precarietà, di contratti a progetto, o di 800 c.v. mandati a vuoto su infojobs, anche se è innegabile che questi dettagli calino l'asso piglia tutto. Anche con due stipendi che oggi sono considerati decorosi puoi salutare con un fazzolettino bianco dal ponte del Titanic le pizze il fine settimana, le fughe di 2 giorni da smartbox, ogni vacanza va calcolata e soppesata al centesimo, ogni cazzo di acquisto della tua vita dev'essere necessario perchè un buco nero a forma di pannolini, seggiolone, pappine, retta dell'asilo, e libri di scuola risucchierà tutto quello che potresti spendere per toglierti uno sfizio ogni tanto o per qualche bene simil-di-lusso (e parlo del pacchetto calcio di sky o della fibra ottica di Fastweb mica di atollo alle Maldive) E poi che cazzo anche io che sono l'anti-facciamo-girare-l'economia ogni tanto un acquisto inutile me lo concedo, se no è una vita di merda. Ovviamente facciamo finta che tu non abbia già anche un mutuo da pagare e che ti sia potuto permettere una casa completamente arredata con una camera in più per il morbido neonato.

3 - La vita sessuale.

Questa voce potrebbe apparire cretina. Forse lo è. Tralasciamo le immagini agghiaccianti del work in progress della donna che ti accoglie sulla porta sventolando lo stick per l'ovulazione ordinandoti l'erezione istantanea e possibilmente a giorni alternati per preservare gli spermatozoi migliori.
Non intendo passare dal trattenere le mie pulsioni perchè c'è mia mamma in casa al trattenere le mie pulsioni perchè c'è un nanetto di mezzo metro che ha imparato a scendere dal lettino e potrebbe rimanere traumatizzato a vita se spalancasse la porta. E un'eternità di "facciamo piano". Perchè è un'eternità. Ce l'hai appresso anche in vacanza, anzi ancora peggio perchè la camera di albergo ha 3 letti in un unico stanzone. E i momenti per rompere la monotonia della lunga vita di coppia e far luccicare gli occhi? Il tavolo della cucina, il divano della sala, la vasca da bagno? Camera da letto blindata e possibilmente insonorizzata. Praticamente un caveau della BCE. Ovviamente augurandosi che di là il tuo minibipede non si stia ingozzando di pastiglie per la lavastoviglie. Ma non temere, in base al punto 2 forse la lavastoviglie non te la sarai potuta permettere.

4 - La responsabilità.

Ok, se vuoi un figlio forse la responsabilità non ti spaventa. A me muoiono anche le piante grasse che non vanno mai annaffiate. Però trovo la cosa enormemente inquietante. Perchè non hai la responsabilità del benessere o della felicità di una persona. Hai la responsabilità della sua sopravvivenza. Tutto quello che devi fare per te stesso normalmente moltiplicato per due e per almeno 12 anni con una telecamera a circuito chiuso per monitorare una serie incredibile di mosse e di pericoli invisibili. Non è come dimenticarsi di cambiare l'olio alla macchina e fondere il motore. Superata la responsabilità della sopravvivenza ovviamente c'è anche quel trascurabile gioco dell'equilibrio. Non sfogare frustazioni, non essere troppo severi, non essere troppo libertini, non essere troppo presenti, non essere troppo assenti, non essere troppo chiusi, non essere troppo aperti. Certo, posta così, più dell'80% della gente andrebbe sterilizzata, ma continuo a non riuscire a trovarla un cattiva idea.

5 - La solitudine.

Quando sento dire "la convivenza è bella ma a volte è pesante" penso sempre che, in qualunque momento, è un interruttore che si può spegnere. Non parlo di lasciarsi facendo la valigia (o il trolley). Parlo di cambiare stanza, uscire a farsi un giro, farsi una volta ogni due mesi un bagno di 1 ora con una montagna di schiuma. Estraniarsi, allontanarsi un attimo. Ecco. Spero che dal Titanic siate riusciti a salvare almeno il fazzolettino bianco perchè vi servirà di nuovo. 24h su 24. 7 giorni su 7. Per 10-15 anni. Addio.


C'è un ultimo punto che non entra nella lista, perchè non è universale ma troppo soggettivo, ed è il lavoro. Non voglio noiose storie sul maschilismo della piramide aziendale. Fatto sta che se ti assenti dal lavoro per un annetto persa dietro i Teletubbies, puoi probabilmente dire addio ad ogni minimo e banale scatto di carriera (certo c'è anche il papà e bla bla bla, ma x star dalla parte dei bottoni chi trova economicamente vantaggioso una responsabile che si assenta quando c'è la varicella?). Ora, siamo tutti d'accordo che esistono anche le mamme-manager ma allora in questo caso mi viene da squalificarle dall'altra squadra, perchè probabilmente se sei alle alte vette al 90% sarai una mamma assente. Sto parlando di continue trasferte in giro per l'Italia o all'estero, corsi d'aggiornamento serali, e agghiaccianti orari lavorativi. Perchè se non stiamo parlando di un film Disney è questo che viene richiesto mediamente ai piani alti. Quindi, se non intendiamo il passare da cassiera a rifornimento scaffali, secondo me bisogna decidere su quale dei due piatti della bilancia investire, per evitare di essere mediocri in entrambi.

Ecco. Potete farmi una lista di 100-1.000-10.000 buoni motivi per fare un figlio ma al momento questi 5 basilari punti mi sembrano così insostenibili da non sentir ragioni. Poi forse crescerò ulteriormente, cambierò idea, sentirete uscire dalla mia bocca le parole "massì, dove si mangia in 2 si mangia anche in 3, è un attimo", ma al momento mi vengono i brividi a pensare a quando tutte le persone attorno a me avranno prolificato e non si parlerà d'altro che delle colichette notturne o della frasettina tanto buffa pronunciata dalla personcina in miniatura che ancora non ha appreso le regole basilari della grammatica italiana.
Perchè quando Giulia, che è la bambina più carina e simpatica e buona del mondo (ndr. ricordatevi anche questo: esistono pure bambini piagnoni, noiosi, agitati, scontrosi), mi chiama a giocare se mi sono seduta 3 secondi per scambiare due parole con Lorenzo (visto che mi aveva già rapita a giocare con il suo minimarket giocattolo per la mezz'ora precedente), riesco solo a pensare : ok, per un'ora ogni due-tre settimane posso farlo.

03/03/12

Perchè ho una Panda gialla?

Come in quasi tutte le cose il vero fattore determinante è stato il caso.
Le prime avvisaglie le ho avute quando - ancora ben lontana dal potermi permettere una macchina - il concessionario "di famiglia" mi telefonò per firmi che avrebbe avuto una 107 km0..."però la avviso - disse con un po' di imbarazzo - quella che ho io è gialla...". Gialla? Le macchine esistono solo nere per quel che mi riguarda.
Avevamo girato tutti i concessionari di Bologna, collezionando un utilissimo set di depliant, ogni marca e modello erano stati selezionati, scartati, messi in classifica.
Renault, Citroen, Nissan, Kia, perfino la Dacia e la Tata. Avevamo riso in faccia alla Seat coi suoi prezzi ancora pre-crisi. Avevamo scartato a priori le tedesche costose. Cullavo il mio sogno Chevrolet.
La Spark. Ho sempre adorato le cose "cicciotte", dalla punta dei miei anfibi, al cofano arrotondato della c3 di mia mamma. Allora perchè guido una scatola a forma di edicola?
Alla Fiat non ci eravamo nemmeno andati, l'unica utilitaria piccola è la Panda, vista e stravista, ormai vecchiotto come modello ma soprattutto a listino 15mila euro. Ehhh? Un furto. Per una macchina che ha le stesse dotazioni e rifiniture di un'ape cross (tralasciando la fama che si è fatta negli anni la casa madre). Poi il metano non mi allettava troppo. Così "irreperibile". Nata e cresciuta a benzina mi sembrava un azzardo troppo grande rispetto al buon compromesso del gpl.
Ma nella nostra assoluta pignoleria....potevamo forse non fare un salto alla Fiat? Snobbarla del tutto?
"Andiamoci, tanto per, così per poter dire abbiamo fatto anche questa".
Ed ecco che nel centro della concessionaria....c'era proprio lei, la Panda giallo limone. E ridendo e scherzando quando ci hanno chiesto che colore volessimo nel preventivo....come se fosse la gag del secolo ho alzato il mio ditino e ho detto "come quella" - "ah nome simpatico...quel colore è il giallo biricchino".
E poi.
Poi c'è stato il mese dei mega-ecoincentivi-bazza della vita. Tabelle excel con il raffronto metano-gpl-benzina. Indecisioni "ma la Spark è più bella e ha i led azzurri". Ripensamenti del "Io sono una persona rustica, voglio una macchina da combattimento". Pareri e consigli di amici e parenti.
E alla fine, per quel che mi riguarda, la Panda ha un senso nel mondo solo se è dello stesso colore del gelato alla crema.
E lunga vita al metano.