Premessa : forse sto vivendo ora tutta quella serie di esperienze che le persone mediamente attraversano nella loro adolescenza, questo mi trattiene 10 anni indietro rispetto agli altri sotto molti aspetti, nonostante mi senta finalmente - sospiro di sollievo - adulta su molte cose, su altre invece...
I 5 buoni motivi per non fare figli :
1- Il tempo.
Se lavori 8 ore al giorno che diventano, se tutto va bene, 10 ore e mezza fuori casa, diventa complicato anche solo pensare di poter avere un cane, la cui unica complessa esigenza da incastrare con gli orari lavorativi è limitata ad una passeggiatina per pisciare in pausa pranzo. Non ho ancora una casa mia da gestire, trovo la pappa pronta, il bagno pulito e le mutande lavate. Nonostante questo accumulo una lunga lista di cose da rimandare al fine settimana, certe sere devo operare una selezione accurata fra lavarmi i capelli, ridarmi lo smalto, guardare un film, fare una telefonata, cazzeggiare in internet, o leggere un libro. Certo nessuna di queste cose è di per se' indispensabile ma ho come l'impressione che finirebbero praticamente tutte in un pacchetto di "cose da fare appena ho un attimo di respiro" seguite da una eterna apnea.
2 - I soldi.
Nessuno spero creda ancora alla frase "dove si mangia in 2 si mangia anche in 3". Non è solo questione di precarietà, di contratti a progetto, o di 800 c.v. mandati a vuoto su infojobs, anche se è innegabile che questi dettagli calino l'asso piglia tutto. Anche con due stipendi che oggi sono considerati decorosi puoi salutare con un fazzolettino bianco dal ponte del Titanic le pizze il fine settimana, le fughe di 2 giorni da smartbox, ogni vacanza va calcolata e soppesata al centesimo, ogni cazzo di acquisto della tua vita dev'essere necessario perchè un buco nero a forma di pannolini, seggiolone, pappine, retta dell'asilo, e libri di scuola risucchierà tutto quello che potresti spendere per toglierti uno sfizio ogni tanto o per qualche bene simil-di-lusso (e parlo del pacchetto calcio di sky o della fibra ottica di Fastweb mica di atollo alle Maldive) E poi che cazzo anche io che sono l'anti-facciamo-girare-l'economia ogni tanto un acquisto inutile me lo concedo, se no è una vita di merda. Ovviamente facciamo finta che tu non abbia già anche un mutuo da pagare e che ti sia potuto permettere una casa completamente arredata con una camera in più per il morbido neonato.
3 - La vita sessuale.
Questa voce potrebbe apparire cretina. Forse lo è. Tralasciamo le immagini agghiaccianti del work in progress della donna che ti accoglie sulla porta sventolando lo stick per l'ovulazione ordinandoti l'erezione istantanea e possibilmente a giorni alternati per preservare gli spermatozoi migliori.
Non intendo passare dal trattenere le mie pulsioni perchè c'è mia mamma in casa al trattenere le mie pulsioni perchè c'è un nanetto di mezzo metro che ha imparato a scendere dal lettino e potrebbe rimanere traumatizzato a vita se spalancasse la porta. E un'eternità di "facciamo piano". Perchè è un'eternità. Ce l'hai appresso anche in vacanza, anzi ancora peggio perchè la camera di albergo ha 3 letti in un unico stanzone. E i momenti per rompere la monotonia della lunga vita di coppia e far luccicare gli occhi? Il tavolo della cucina, il divano della sala, la vasca da bagno? Camera da letto blindata e possibilmente insonorizzata. Praticamente un caveau della BCE. Ovviamente augurandosi che di là il tuo minibipede non si stia ingozzando di pastiglie per la lavastoviglie. Ma non temere, in base al punto 2 forse la lavastoviglie non te la sarai potuta permettere.
4 - La responsabilità.
Ok, se vuoi un figlio forse la responsabilità non ti spaventa. A me muoiono anche le piante grasse che non vanno mai annaffiate. Però trovo la cosa enormemente inquietante. Perchè non hai la responsabilità del benessere o della felicità di una persona. Hai la responsabilità della sua sopravvivenza. Tutto quello che devi fare per te stesso normalmente moltiplicato per due e per almeno 12 anni con una telecamera a circuito chiuso per monitorare una serie incredibile di mosse e di pericoli invisibili. Non è come dimenticarsi di cambiare l'olio alla macchina e fondere il motore. Superata la responsabilità della sopravvivenza ovviamente c'è anche quel trascurabile gioco dell'equilibrio. Non sfogare frustazioni, non essere troppo severi, non essere troppo libertini, non essere troppo presenti, non essere troppo assenti, non essere troppo chiusi, non essere troppo aperti. Certo, posta così, più dell'80% della gente andrebbe sterilizzata, ma continuo a non riuscire a trovarla un cattiva idea.
5 - La solitudine.
Quando sento dire "la convivenza è bella ma a volte è pesante" penso sempre che, in qualunque momento, è un interruttore che si può spegnere. Non parlo di lasciarsi facendo la valigia (o il trolley). Parlo di cambiare stanza, uscire a farsi un giro, farsi una volta ogni due mesi un bagno di 1 ora con una montagna di schiuma. Estraniarsi, allontanarsi un attimo. Ecco. Spero che dal Titanic siate riusciti a salvare almeno il fazzolettino bianco perchè vi servirà di nuovo. 24h su 24. 7 giorni su 7. Per 10-15 anni. Addio.
C'è un ultimo punto che non entra nella lista, perchè non è universale ma troppo soggettivo, ed è il lavoro. Non voglio noiose storie sul maschilismo della piramide aziendale. Fatto sta che se ti assenti dal lavoro per un annetto persa dietro i Teletubbies, puoi probabilmente dire addio ad ogni minimo e banale scatto di carriera (certo c'è anche il papà e bla bla bla, ma x star dalla parte dei bottoni chi trova economicamente vantaggioso una responsabile che si assenta quando c'è la varicella?). Ora, siamo tutti d'accordo che esistono anche le mamme-manager ma allora in questo caso mi viene da squalificarle dall'altra squadra, perchè probabilmente se sei alle alte vette al 90% sarai una mamma assente. Sto parlando di continue trasferte in giro per l'Italia o all'estero, corsi d'aggiornamento serali, e agghiaccianti orari lavorativi. Perchè se non stiamo parlando di un film Disney è questo che viene richiesto mediamente ai piani alti. Quindi, se non intendiamo il passare da cassiera a rifornimento scaffali, secondo me bisogna decidere su quale dei due piatti della bilancia investire, per evitare di essere mediocri in entrambi.
Ecco. Potete farmi una lista di 100-1.000-10.000 buoni motivi per fare un figlio ma al momento questi 5 basilari punti mi sembrano così insostenibili da non sentir ragioni. Poi forse crescerò ulteriormente, cambierò idea, sentirete uscire dalla mia bocca le parole "massì, dove si mangia in 2 si mangia anche in 3, è un attimo", ma al momento mi vengono i brividi a pensare a quando tutte le persone attorno a me avranno prolificato e non si parlerà d'altro che delle colichette notturne o della frasettina tanto buffa pronunciata dalla personcina in miniatura che ancora non ha appreso le regole basilari della grammatica italiana.
Perchè quando Giulia, che è la bambina più carina e simpatica e buona del mondo (ndr. ricordatevi anche questo: esistono pure bambini piagnoni, noiosi, agitati, scontrosi), mi chiama a giocare se mi sono seduta 3 secondi per scambiare due parole con Lorenzo (visto che mi aveva già rapita a giocare con il suo minimarket giocattolo per la mezz'ora precedente), riesco solo a pensare : ok, per un'ora ogni due-tre settimane posso farlo.
2 commenti:
ahhaahah sono tutti problemi reali assolutamente condivisibile che razionalmente non tengono conto dell'unico motivo contrario: l'istinto!
...ho sempre pensato che fare i bambini sia come il grattaevinci o le lotterie, se ci pensi razionalmente non lo farai mai.
Tranquilla che non rimarrai sola a non prolificare! Io non ci penso proprio, almeno per parecchi anni a venire.
Fondamentalmente non ho nessuna intenzione di mettere un'altra persona davanti alle mie necessità e ai miei desideri, e i bambini nemmeno mi piacciono: per me è uno strazio dover fingere che mi freghi qualcosa delle paroline dei mocciosi, o del fatto che gattonino o sbavino o facciano qualunque immaturo tentativo di comunicare.
In più ultimamente, con amiche di facebook varie che partoriscono, mi pare impossibile evitare un totale rincoglionimento dopo la nascita di un figlio, una spersonalizzazione per cui quel cosetto diventa il centro e l'unica ragione della vita. Un po' come succede a Jacob quando ha l'imprinting. Facciamo così: mentre le altre parlano di pappette e allattamento al seno, noi ci spariamo a ripetizione la saga di Twilight con fermo immagine e commento sul pettorale.
Posta un commento